Tanti linguaggi tecnici, quanti paesi e professioni. Linguaggio scientifico latino, linguaggio medico inglese, linguaggio giuridico italiano... Si fa spesso fatica di interpretare precisamente un testo legale o finanziario anche nella propria madrelingua. Esso capita quotidianamente, che si tratti di dirigenti aziendali o di persone private, di ungheresi, italiani o di altri cittadini. Il più delle volte si comprende l'essenza del testo, ma saremmo nei guai se dovessimo comunicarlo con precisione a una terza persona. Soprattutto in una lingua straniera!
Il nostro è innanzitutto uno studio legale ungherese, specializzato nella legge ungherese. Tuttavia, per la natura delle nostre attività, sin dall'inizio dovevamo comunicare in italiano e avere una solida padronanza della lingua sia come lingua di partenza che quella di destinazione. Di conseguenza, il linguaggio giuridico italiano è diventato la seconda lingua di lavoro del nostro studio legale.
Inoltre, decenni di affetto personale e persino passione formano la base del nostro rapporto con l’italiano. Abbiamo un gruppo di colleghi che, vivendo in Italia per anni, hanno acquisito l'uso della lingua dal vivo. Ci sono colleghi laureati in italianistica e traduttori certificati per cui non esistono espressioni sconosciute, problemi grammaticali insolubili o problemi di ortografia. E, soprattutto, ci sono avvocati con esperienza nell'ambiente italiano e/o avvocati qualificati che lavorano sia come traduttore dall'ungherese all'italiano sia come traduttore dall'italiano all'ungherese, specializzati in legge. Loro sono in grado di colmare con professionalità le problematiche relative al contenuto tra le espressioni del linguaggio giuridico ungherese e quello italiano. Questo team lavora ad una traduzione, alla quale ognuno aggiunge le proprie conoscenze secondo i bisogni.
Qui non analizziamo le differenze tra i sistemi giuridici nazionali dell’Ungheria e dell’Italia e dei relativi linguaggi giuridici. Esso non è necessario, visto che è il lavoro del traduttore certificato. Nonostante le difficoltà linguistiche dovute al diverso ambiente giuridico, consideriamo nostro compito l'armonizzazione dei significati e creare una traduzione che corrisponda il più possibile al contenuto originale.
Qual’è la cosa più difficile nella traduzione di un testo giuridico? Da un lato, l'uso di termini tecnici esistenti specifici solo del linguaggio giuridico italiano / ungherese, che non esistono nella terminologia dell’altro sistema. D'altra parte, la traduzione di concetti giuridici che esistono in entrambi i sistemi ma hanno contenuti diversi.
Il nostro compito è quello di evitare gli equivoci, poiché la traduzione è sempre mediazione, comunicazione tra almeno due attori. Il traduttore deve prestare particolare attenzione alla maniera in cui il lettore interpreterà il contenuto scritto nel linguaggio giuridico della propria madrelingua. Ad esempio, il termine italiano "amministratore" può significare, come il suo suono, un amministratore ma anche un dirigente - e quali incomprensioni emergono se il traduttore ungherese utilizza l’uno invece dell’altro! Questo è l'esempio più semplice di un tipico problema di traduzione nel linguaggio giuridico italiano. Tuttavia, è un esempio che abbiamo spesso incontrato in varie traduzioni ungheresi di testi italiani che non sono state preparate da un traduttore specializzato in legge, invece da un semplice traduttore dall'italiano all'ungherese o viceversa.
O, per esempio; le procedure di insolvenza nei due paesi non sono completamente identiche, pur presentando delle somiglianze. Si deve precisamente conoscere il contenuto legale dei concetti come procedura fallimentare, procedura di liquidazione e accordo con i creditori in entrambe le lingue al fine di produrre una traduzione corretta. Al contrario, anche i dizionari italo-ungheresi stampati confondono i loro equivalenti o li indicano in modo scorretto. Quindi la soluzione giusta è il compito di chi è veramente esperto nel linguaggio tecnico, ossia del traduttore dall'ungherese all'italiano e dei linguisti. Noi, invece, aspiriamo ad una traduzione che sia pratica, espressiva e comprensibile per il lettore, e non causi equivoci. Traducendo determinati contenuti giuridici, possiamo assicurarci di non usare un equivalente errato ricorrendo a una vasta gamma di esperienze e metodologie.
In casi davvero difficili (ad es. se non esiste un equivalente appropriato per un termine italiano in ungherese e dobbiamo crearlo o descriverlo) abbiamo ottimi contatti e risorse tecniche per trovare una soluzione. Prendiamo il tempo per una traduzione di qualità sapendo che una buona traduzione è un tesoro e una fonte da utilizzare in futuro. Sia le nostre stesse esigenze che l'etica professionale ci richiedono di fornire solo lavoro di qualità e di produrre testi comprensibili.
I nostri colleghi hanno una buona padronanza dell'italiano e dell'inglese. Abbiamo una vasta esperienza in procedure contenziose civili, operazioni di fusione e acquisizione, diritto tributario, diritto di lavoro, diritto immobiliare, diritto fallimentare nazionale e transfrontaliero, diritto agricolo, diritto amministrativo e diritto europeo.